Il 19 aprile, dopo oltre un anno, il valore azionario di Exxon Mobil ha superato quello di Tesla, secondo Bloomberg. Tesla ha visto un significativo rallentamento delle vendite nel primo trimestre del 2024, con una diminuzione del 9% rispetto al 2012 e una perdita del 40% del suo valore in borsa quest’anno, risultando la peggiore tra le prime 500 aziende negli USA. Inoltre, ha annunciato il licenziamento del 10% del personale. Al contrario, Exxon ha beneficiato dell’aumento della domanda di petrolio, registrando una crescita grazie ai giacimenti in Guyana e al bacino permiano.
Questo sorpasso evidenzia le sfide nell’elettrificazione dei trasporti, vitale per contrastare la crisi climatica. Anche Ford ha rinviato la produzione di veicoli elettrici per concentrarsi su modelli ibridi.
Il rallentamento di Tesla, con un valore azionario sceso da mille miliardi a 469 miliardi, dimostra quanto Elon Musk, con la sua azienda, abbia rivoluzionato l’industria automobilistica, portando l’auto elettrica ad un punto di svolta. Alla fine del 2023, in 31 paesi, almeno il 5% delle vendite automobilistiche era di auto elettriche, un segno di adozione di massa di questa tecnologia, che tuttavia ora, sta rallentando la sua crescita.
La Tesla ha visto un declino nei risultati dopo che gli investitori hanno cominciato a dubitare della domanda per i suoi veicoli, anziché della sua capacità produttiva, come riportato dal Wall Street Journal.
Questo è dovuto a diversi fattori, tra cui un calo dell’entusiasmo per i veicoli elettrici, la mancanza di modelli innovativi a prezzi accessibili, e la difficoltà nel concretizzare progetti come i veicoli a guida autonoma.
Inoltre, la crescente concorrenza cinese nel settore ha spinto la Tesla a ridurre i prezzi dei suoi modelli e a offrire incentivi per mantenere le vendite, ma questa strategia ha mostrato un successo temporaneo, con un calo nel ritmo di crescita delle vendite nel secondo semestre del 2023.
Elon Musk ha tentato di rassicurare gli investitori annunciando nuovi modelli e veicoli più accessibili entro il 2025, ma le sue parole sono state considerate vaghe da molti osservatori.
Sergio Marchionne, già amministratore delegato della Fiat Chrysler, aveva previsto nel 2015 che Musk avrebbe affrontato sfide nel mantenere il vantaggio competitivo della Tesla a lungo termine.