La contrazione delle compravendite residenziali nel 2023 ha segnato una fase di calo, influenzata dagli interessi sui mutui per le abitazioni. Questo declino è stato evidente nel numero complessivo di transazioni, che è sceso del -9,7% rispetto all’anno precedente, raggiungendo 709.591 vendite secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate. Questa riduzione è stata progressiva nei trimestri, con un calo dell’8,3% nel primo trimestre, del 16,1% nel secondo, del 10,5% nel terzo e del 3,3% nel quarto. Nonostante le prospettive negative, la diminuzione è stata contenuta, in parte grazie alla riduzione dei mutui erogati.
Il mercato ha retto grazie alla forte domanda di abitazioni di qualità, sebbene molte famiglie dipendano ancora dall’indebitamento. Tuttavia, i valori complessivi rimangono positivi rispetto agli anni precedenti, con un aumento del +17% rispetto al 2019 e del +24% rispetto alla media degli ultimi 10 anni, posizionando il 2023 come il terzo anno migliore di questo periodo.
Le compravendite di case in Italia hanno mostrato una tendenza negativa in tutte le aree geografiche, con un calo del -10% al Nord, del -13,1% al Centro e del -6,2% al Sud. Anche le principali città italiane hanno subito un calo delle transazioni, con un -11,9% rispetto all’anno precedente. I prezzi delle case sono rimasti stabili nel secondo semestre 2023, con tempi medi di vendita intorno ai 4,3 mesi e sconti medi del 10,5%.
Le previsioni per il mercato residenziale indicano una normalizzazione a tassi di interesse intorno al 2,5% per i prossimi anni, mentre la domanda residenziale è diventata più esigente, con una maggiore attenzione all’efficienza energetica, alla flessibilità degli spazi e all’innovazione tecnologica.
Nel primo trimestre del 2024, gli investimenti immobiliari in Italia hanno registrato un aumento significativo, con 1,8 miliardi di euro investiti, segnando un’inversione positiva rispetto agli ultimi nove mesi del 2023. L’orientamento degli investimenti si è concentrato su immobili di qualità, con Milano che continua a essere una destinazione privilegiata per gli investimenti istituzionali.
Le asset class immobiliari più gettonate includono gli uffici, il settore mixed-use, la logistica, l’ospitalità e il residenziale.
Gli uffici sono stati il segmento preferito dagli investitori nel primo trimestre, seguiti dal mixed-use, mentre la logistica ha registrato un aumento significativo degli investimenti. L’ospitalità ha visto un ritorno della domanda estera, mentre il settore residenziale rappresenta ancora una parte importante del mercato immobiliare italiano.